Perché ai bambini viene la tosse?

La tosse è un sintomo che si manifesta più frequentemente tra i 3 e i 7 anni di età del bambino, dovuto al maggiore contatto fisico con altri bambini e quindi all’esposizione a germi e virus di vario genere.

In realtà, per quanto sia fastidiosa, bisogna ricordare che la tosse è un efficace meccanismo fisiologico di difesa dell’apparato respiratorio, grazie al quale il corpo riesce a tenere pulite le vie aeree. Per questo motivo, stabilire in poco tempo le cause della tosse nei bambini può essere complicato, poiché queste possono essere molteplici e legate a diversi fattori, dalle infezioni alle vie aeree superiori a fattori ambientali.

In particolare, tra le cause più comuni possono rientrare le seguenti:

  • Raffreddore;
  • Influenza;
  • Infiammazione delle vie aeree (bronchite, faringite, tracheite, faringotonsillite);
  • Infezioni delle vie respiratorie batteriche (pertosse, tubercolosi o broncopolmonite) oppure virali (virus influenzali e parainfluenzali, rhinovirus e virus del morbillo);
  • Allergie;
  • Asma;
  • Assunzione di determinati tipi di farmaci;
  • Presenza di corpi estranei nelle vie aeree (bottoni o altri oggetti o alimenti);
  • Inalazione di sostanze nocive irritanti (liquidi inalati accidentalmente, profumi molto forti).


La tosse è scatenata dall’attivazione dei recettori distribuiti lungo le vie respiratorie, dalla gola ai bronchi, che se irritati da agenti esterni come virus, batteri o corpi estranei, inviano un segnale al cervello, che a sua volta, regola la contrazione involontaria di alcuni muscoli respiratori per comprimere l’aria: questa contrazione genera prima la chiusura della glottide e poi la sua apertura improvvisa per espellere l’aria, provocando la tosse.

Tosse nei bambini: tipologie e come distinguerle

È possibile distinguere i tipi di tosse in base alla durata, alle cause che l’hanno scatenata e alle sue caratteristiche.

Dal punto di vista temporale, possiamo individuare tre tipologie di tosse legate alla durata: acuta, sub-acuta e cronica:

  • tosse acuta. Si tratta della forma più frequente nei bambini, è solitamente di origine virale o allergica (raffreddore comune, faringite o laringite) e ha una durata inferiore massima di 3 settimane;
  • tosse sub-acuta. La durata varia tra le 3 e le 8 settimane e richiede la valutazione di un medico per comprenderne possibili cause e individuare il trattamento;
  • tosse cronica. Ha una durata superiore alle 8 settimane ed è collegata a malattie croniche o infezioni importanti delle vie aeree (bronchiti, pertosse o asma).


In alternativa, è possibile distinguere le diverse tipologie di tosse in base alle loro caratteristiche:

  • tosse secca: spesso causata da un’infezione delle vie aeree superiori o da un’allergia, la tosse secca non prevede la produzione di catarro ed è per questo detta “non produttiva”. Meno frequentemente, la tosse secca può evolvere in tosse grassa, soprattutto nel corso di bronchiti o polmoniti. In questi casi, la tosse è legata ad altri sintomi come febbre alta e spossatezza;
  • tosse grassa: la tosse grassa è associata alla presenza di muco in eccesso nelle vie aeree. In questo caso il colpo di tosse ha lo scopo di aiutare l’espulsione del catarro. Per questa ragione, a differenza della tosse secca, la tosse grassa o produttiva è considerata utile.


Infine, la tosse si può manifestare anche in altri modi, per esempio:

  • pertosse: si manifesta con colpi di tosse forti e ravvicinati, che possono addirittura lasciare il bambino senza respiro;
  • tosse improvvisa: si tratta di una delle tipologie che dovrebbe destare maggiore preoccupazione nei genitori del bambino. Questo tipo di tosse non è necessariamente legato a una malattia, ma può essere provocata dall’ostruzione delle vie respiratorie, per esempio dovuta a un pezzo di cibo o ingestione accidentale di un corpo estraneo che rappresenta la risposta dell’organismo al rischio di soffocamento.

Gola irritata e tosse secca nei bambini: due sintomi correlati

Tosse e gola irritata sono due sintomi che si “auto-alimentano”: ogni colpo di tosse causa il passaggio di aria ad altissima velocità nella gola dei bambini, irritando le mucose della gola e stimolando le terminazioni nervose sensitive presenti nel tratto oro-faringeo. L’irritazione attiva così i recettori della tosse e scatena altri colpi di tosse, che contribuiscono a peggiorare ulteriormente l’irritazione della gola, dando vita a un vero e proprio circolo vizioso che può andare avanti per giorni.

La combinazione di mal di gola e tosse ha un impatto notevole sulla qualità della vita dei bambini e dei loro familiari, influenzando tutti gli aspetti della quotidianità: per esempio, peggiora la qualità del sonno, lo distrae dal gioco e dallo studio e costringe i genitori a organizzare diversamente la loro giornata.

Per questo motivo, è importante agire fin da subito per alleviare l’irritazione alla gola e calmare lo stimolo della tosse.

Come contrastare la gola irritata nei bambini?

È possibile cercare di lenire la gola irritata attraverso l’uso degli sciroppi per la tosse emollienti, il cui scopo è proteggere le mucose della gola e alleviare la sensazione di prurito associata all’irritazione.

Rimedi naturali per alleviare la gola irritata

Oltre agli sciroppi emollienti, composti da estratti vegetali naturali che formano una barriera protettiva sulla mucosa della gola irritata dei bambini, è consigliabile seguire alcune pratiche quotidiane.

Tra i metodi più utili per alleviare l’irritazione alla gola c’è innanzitutto l’idratazione: è bene che il bambino beva molti liquidi, allo scopo di mantenere la gola idratata e ridurre lo stimolo della tosse. Inoltre, un cucchiaino di miele aggiunto a una bevanda calda contribuirà a lenire ulteriormente il fastidio alla gola.

Un altro rimedio utile è poi umidificare l’ambiente tramite un umidificatore, in quanto l’aria secca contribuisce a irritare la gola e stimola i colpi di tosse.

Infine, è importante non esporre il bambino a sostanze irritanti, come per esempio la polvere.

Ovviamente, prima di considerare qualsiasi rimedio è opportuno consultare il parere del proprio medico curante, che saprà individuare la causa della gola irritata e il giusto trattamento.

Tosse e gola irritata negli adulti: cosa fare

Come per i bambini, anche per gli adulti tosse e gola irritata rappresentano un disagio importante, soprattutto se si deve andare al lavoro e stare fuori casa tutto il giorno.

Oltre agli accorgimenti quotidiani già indicati, è possibile anche affidarsi a sostanze ricche di mucillagini, per esempio con estratti di piante che hanno effetto emolliente e protettivo per la gola. Tra queste piante, si ricordano gli estratti di altea, semi di lino e malva.

Quando consultare un pediatra per tosse e gola irritata?

Se il bambino è molto piccolo e se la tosse si protrae nel tempo o è associata ad altri sintomi – come febbre alta, difficoltà respiratorie e inappetenza – è raccomandabile consultare il pediatra per accertarne le cause e individuare la cura più adatta.

Le informazioni contenute in questa pagina sono da intendersi a titolo informativo e non sostituiscono in nessun caso assistenza o consiglio medico.

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